sabato 10 marzo 2012

Livigno: paradiso bianco (e fiscale!)


Parto da Parma alle 5 e alle 9,30 circa entro finalmente nella mia zona franca preferita. Parcheggio sull'asfalto, gratis, a Treppalle, skipass promozionale del sabato a 31 euro, giornata splendida.
Caffettino d'obbligo al rifugio Mottolino, poi giù fino a Teola. Basta questa prima discesa a farmi capire di essere in un posto speciale... neve perfetta, pochissima gente, piste di una larghezza quasi sconvolgente.

Rifugio Mottolino



Piste sopra il rifugio Mottolino

Uno spicchio della pista di rientro da Mottolino


Non ho voglia di aspettare lo skibus per cambiare versante, così attraverso la piana di Livigno con un po' di fondo e una passeggiatina. Da Tagliede prendo la nuova bellissima cabinovia gialla per Costaccia, con tanto di fermata intermedia e curva. Con un'altra seggiovia arrivo in quota. Devo spostarmi verso Carosello 3000: qui i collegamenti sono tipiche piste, ma ogni tanto sorge la tentazione di fare una pista vera e propria! Tanto si torna su con seggiovie a quattro posti comode e veloci...
Pista blu dalla seggiovia Valandrea-Vetta


Salendo dalla seggiovia Fontane-vetta (quella sotto è una pista)


Discesa da vetta Blesaccia

Tutte uguali? Beh anche le contorsioniste coreane lo sono, ma poi bisogna vedere cosa offrono quando ci sei sopra.
Pista nera, vetta Blesaccia


Carosello 3000, il punto più alto del comprensorio, in realtà è 2798 metri. Da qui scendo verso la val Federia con una stradina: l'ambiente è splendido, il fondo commovente, le piste sono brevi e non larghissime ma tutte divertenti, soprattutto quelle più a sinistra. E in fondo una fulminea esaposto riporta subito in cima!
Rifugio Carosello3000

Verso la val Federia

Le piste della val Federia

Neve così bella che puoi solo sorridere!
Muro sopra la partenza della seggiovia Federia 


Starei qui giornate intere, ma devo esplorare le altre piste. Prendo la rossa Polvere, ottima anche lei, peccato si restringa fino a diventare una stradina, per poi atterrare sul paese con un bel muro. Trovo qui la prima neve patocca, giusto per ricordarmi che siamo in marzo e nel resto delle Alpi fa un caldo tremendo...
Pista Polvere, prima parte

Muro di rientro sopra l'imbocco della cabinovia Carosello3000


Torno fino in cima con la lunga cabinovia Carosello 3000 e inizio a fare il percorso dell'andata all'inverso. Mi accolgono ancora splendide autostrade, completamente vuote per l'ora ormai di pranzo! Da vetta Beslaccia, a 2796 metri, una lunghissima pista blu riporta fino a Tagliede. Nell'ultima parte però devio su una nera, notevole! Notare che sul versante Carosello le piste nere che tornano a valle hanno sempre una variante più semplice.
Pista centrale, Carosello3000


Pista nera sopra Tagliede

Stessa pista poco più avanti, Sullo sfondo la nuova cabinovia Costaccia e il pistone di rientro a Mottolino


Dopo pranzo riattraverso a piedi la piana: ora però il fondo non si fa più, c'è caldo e ci sono più scale... faticaccia! Al contrario si fa molto meglio. Comunque mi restano un po' di energie per scoprire l'altro versante di Livigno, il Mottolino!
Il Monte della neve con la pista blu


All'arrivo dell'ovovia evito di prendere la biposto Monte della Neve per non passarci su metà pomeriggio, e mi sposto in su con una specie di pista segnata chiusa... gobbe su gobbe, peccato ci siano anche sassi su sassi! Un breve canalotto mi ricongiunge alla rossa che porta alla partenza della quadriposto Sponda, altra seggiovia comoda e veloce, che serve divertenti pistone rosse.
Piste servite dalla seggiovia monte Sponda

Idem


Ancora più in su c'è l'esaposto, che sale a 2700 metri sotto il monte della Neve. Ai suoi lati due splendide nere, che si ricongiungono con l'altro muro autostradale della rossa che scende dal monte Sponda. 
La seggiovia esaposto Valfin-Monte neve

E la pista nera Paradisin, che scende alla sua destra

Enorme muro finale della rossa sopra Valfin


Da qui per tornare a valle c'è la nera Giorgio Rocca, pista totalmente diversa ma altrettanto bella. In pratica, unita a una delle due nere di prima, sono 900 metri di dislivello verticali! E si risale, manco a dirlo, con una bella seggiovia svelta fino al rifugio Camanel.
Pista nera Giorgio rocca


Concludo la giornata straordinaria con le due piste sul versante Trepalle, anche qui autostrade, anche qui quadriposto veloce per tornare su... e in più uno snowpark fra i più grandi che abbia mai visto. E ce ne sono altri due nel comprensorio!
Snowpark Trepalle


Il mio giudizio, per concludere...
i pregi:
tante, tante piste, per ogni gusto e per ogni livello;
impianti al 90% nuovi, comodi e veloci;
una stagione che dura davvero tantissimo grazie al clima speciale che c'è qui;
possibilità notevoli per il fuoripista;
paese grande e vivo, con tanti negozi e locali nella lunghissima via centrale chiusa al traffico ma piena di gente (quella che non c'era sulle piste?);
hotel e rifugi con prezzi nella norma;
risparmio su benzina sigarette e tanto altro, porto franco / mando giovanni!;

I difetti:
scarse indicazioni sulle piste, se fa brutto si rischia di perdersi;
forse freddo eccessivo in pieno inverno;
sei in c—o al mondo, ma comunque non lontanissimo: 300km da Parma, meno di Canazei;
un traffico di auto esagerato lungo la seconda strada del paese.
Altro? Che io sappia no.

Preso atto di tutto ciò, se qualcuno pensa ci sia un posto migliore per sciare in Italia alzi la mano!

Versante Carosello 3000

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